Caro Giacomo…..

 
 
Caro Giacomo, il tuo Canto del pastore, che io amo moltissimo, come sai,  in questi giorni può dirci ancora qualche cosa.
Esso si è sempre configurato ai miei occhi come il canto della "pietas" per la vita in tutte le sue manifestazioni.
La vita, "fenomeno marginale della materia" come ebbe a definirla un tuo illustre critico; la vita umana, poi, caratterizzata dalla capacità di rendersi conto della inevitabilità del dolore, della sua inutilità ed inspiegabilità e dalla terribile noia, nell’ ambito di quel  fenomeno marginale, appare  essere particolarmente sfortunata e degna di commiserazione.
Una visione ben diversa da quella della religione,in cui Dio si compiace di aver creato l’ uomo a sua immagine, di averlo posto al centro del mondo, proprio come una volta si pensava fosse la terra al centro del sistema solare.
Eppure, io mi chiedo, tornando ancora una volta a leggere i tuoi versi , perchè proprio sulla tua "pietas" per la vita umana, che non ha un oltre che possa travalicare la siepe dei nostri giorni sulla terra e che non ha riscatto al suo dolore, non possa e non debba più che su ogni altra concezione, fondarsi il massimo rispetto, la massima tutela per  la vita stessa.
Vedi, qualche giorno fa’, il rettore di un’ importante università ha chiamato il Papa a presenziare al’ apertura dell’ anno accademico. Questo ha provocato molte sciocche polemiche e nessuno ha posto attenzione alla motivazione che il rettore, che  si professa ateo,  ha dato dell’invito , cosa ben più scandalosa dell’ invito al Papa a parlare nell’ ateneo..
Egli ha detto che l’ università e la ricerca scientifica hanno bisogno di valori , come se di essi, soltanto la religione potesse farsi portatrice e difensore.
Invece è proprio su di una visione del mondo senza Dio, in cui spietatamente emerge senza veli quella fragile, insignificante parte dell’ esistente che ha nome "vita" , che questa potrebbe e dovrebbe ricevere il vero riconoscimento e  come  supremo valore:
 perchè il dolore che l’ accompagna non avrà consolazione, perchè il suo essere finito in questo mondo la qualificherà in modo definitivo ed indelebile nel segno più o meno grande della sofferenza…….
 
CarmelinaRosa rossa