L’Infinito e le vaghe stelle dell’Orsa…

Per Giacomo da Maria Grazia

Dai pensieri…

Le persone non sono ridicole se non quando vogliono parere o essere ciò che non sono. Il povero, l’ignorante, il rustico, il malato, il vecchio, non sono mai ridicoli mentre si contentano di parer tali, e si tengono nei limiti voluti da queste loro qualità, ma sì bene quando il vecchio vuol parer giovane, il malato sano, il povero ricco, l’ignorante vuol fare dell’istruito, il rustico del cittadino. Gli stessi difetti corporali, pur gravi che fossero, non desterebbero che un riso passeggero, se l’uomo non si sforzasse di nasconderli…. Chi osserverà bene, vedrà che i nostri difetti o svantaggi non sono ridicoli essi, ma lo studio che noi ponghiamo per occultarli, e il voler fare che se non gli avessimo.
 
Pubblicato da Olimpia.

Una rosa per Giacomo…e un po’ di cielo stellato…

da Maria Grazia

Un libro

Nell’ambito del ciclo di appuntamenti I Lunedì della Rubbettino si terrà lunedì 13 novembre alle ore 18.00, presso la sede romana della Fondazione,
Lungotevere Sanzio, 9 la presentazione del libro di Lucio Felici, La luna nel cortile.
Capitoli leopardiani, Rubbettino 2006.
Interverranno: Nino Borsellino e Nicola Merola. Preside Alessandro Bianchi,
sarà presente l’Autore.
La S.V. è cordialmente invitata.

Lucio Felici, ha lavorato per quaranta anni nell’editoria e ha tenuto corsi
di letteratura italiana in vari atenei, da ultimo all’università Ca’ Foscari di
Venezia. È socio del Centro nazionale di studi leopardiani e del Centro mondiale della poesia e della cultura "Giacomo Leopardi di Recanati".
A Leopardi ha dedicato la maggior parte dei suoi studi, pubblicando fra l’ altro un commento ai Canti (Newton Compton, Roma 1974) e una edizione dell’ Opera omnia (Newton Compton, Roma 1997), sia in due volumi sia in cd-rom (Lexis
Progetti Editoriali, Roma 1998). I suoi saggi su mito e mitopoiesi nel pensiero
e nell’opera del poeta sono raccolti nel volume L’Olimpo abbandonato. Leopardi
tra <<favole antiche>> e <<disperati affetti>> (Marsilio, Venezia 2005).